venerdì 29 settembre 2017

VIAGGIO&VINO: ANCHE PER IL MONTECUCCO SI CHIUDE LA VENDEMMIA 2017


Giunti ormai alla fine della vendemmia 2017, iniziata con un notevole anticipo, il Consorzio Tutela Vini Montecucco tira le somme di un’annata molto difficile, che ha interessato la produzione vinicola a livello nazionale. 

È stato fondamentale e provvidenziale l’intervento dei viticoltori in vigna, che hanno saputo affrontare l’emergenza riuscendo comunque ad ottenere uva di altissima qualità“Gli addetti ai lavori sono stati messi a dura prova, adoperandosi in una gestione ‘non tradizionale’, estremamente scrupolosa e oculata delle vigne, in pre-vendemmia - evitando ad esempio una defogliazione prematura, per dare al grappolo una protezione maggiore - e durante la vendemmia stessa”, dichiara Claudio Carmelo Tipa, Presidente del Consorzio Tutela Vini Montecucco, e continua, “I nostri vignaioli si sono dovuti adattare a una nuova realtà, portando avanti spesso una raccolta faticosa e a “tappe successive”, entrando più volte in uno stesso vigneto”.



Eccellente, infine, il livello qualitativo del Vermentino: in quest’area, infatti, le uve a bacca bianca hanno sofferto molto meno il particolare andamento climatico primaverile ed estivo, riuscendo a completare la maturazione in maniera ottimale, con una resa soddisfacente.

Il Montecuccola nuova promessa del vino toscano, nasce dalle uve coltivate con passione nei 7 comuni della denominazione di origine controllata e garantita, la DOCG in vigore da settembre 2011: ArcidossoCampagnaticoCastel del PianoCinigianoCivitella PaganicoRoccalbegna e Seggiano.



Nuova frontiera del vino toscano, la Denominazione, con le sue 66 aziende associate, punta a uno sviluppo che possa coniugare gli aspetti produttivi con quelli promozionali e turistici del territorio: la zona, altamente vocata alla produzione del Sangiovese, gode di condizioni climatiche estremamente favorevoli, vicino al Mar Tirreno – da cui dista solo pochi km in linea d’aria – e all’ormai spento vulcano Amiata, che con i suoi 1.738 metri di altezza domina tutto il territorio compreso tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Chiana. 

Qui si sono succeduti Etruschi, Romani, Longobardi, monaci benedettini, dominio senese e la famiglia dei Medici: una stratificazione storica che ha lasciato tracce indelebili e testimonianze che ancora oggi sono visibili nei borghi, negli stupendi agriturismi e nelle dimore d’epoca, nella produzione di olio e, soprattutto, di vino.










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