martedì 13 settembre 2016

VIAGGIO&CIBO: ASSENZIO E STORIA...




L'Assenzio (Artemisia absinthium) era l'ingrediente principale dell'Absinthe, il celebre distillato di Assenzio molto in voga in Francia nell'Ottocento. 
Questo distillato era stato ideato nel 1792 del medico francese Pierre Ordinaire che, esiliato in Svizzera, a Neuchatel, si era ispirato ad una bevanda tonico-curativa preparata dagli abitanti della Val Travers, a base di Assenzio, frutti di Anice verde, Melissa ed altre piante. Per diversi anni il suo uso si mantenne perlopiù medicinale e geograficamente limitato alla zona del Jura, della Val Trevers e a piccole aree della Francia; ma durante la campagna militare in Algeria i soldati trovarono una bottiglia di distillato d'assenzio nella loro dotazione, da utilizzare per purificare l'acqua e prevenire le infezioni.
Una volta tornati in patria, i soldati diffusero l'uso di bere l'Absinthe diluito in acqua, anche con l'aggiunta di sciroppi zuccherini.
 


La massificazione dell'uso dell'Absinthe come bevanda alcolica ebbe tuttavia luogo a partire dal 1860; infatti, tra il 1860 ed il 1880, il vino divenne merce rara e costosa in Francia a causa della decimazione dei vigneti ad opera di un parassita. Fu così che l'Absinthe divenne la bevanda nazionale, con il particolare che per produrlo, sopratutto a basso costo, si utilizzava spesso alcol di dubbia qualità, anche non di vino (per esempio da patate o barbabietole).
 

Legato all'ambiente culturale dei cafè, degli artisti, della vita bohèmien che caratterizzava la Francia di fine Ottocento, spesso oggetto di uso smodato e comunemente noto come la "Feè vert" (La Fata verde), l'Absinthè era considerato la causa dell cosiddetto absintismo, una sindrome caratterizzata da sintomi particolarmente severi come disturbi gastrointestinali, episodi psicotici, allucinazioni, tremori, paralisi... Già all'epoca e per lungo tempo, molti hanno attribuito l'absintismo al tujone, sostanza presente nella pianta di Assenzio; tuttavia questa convinzione è stata oggi messa significativamente in discussione.







Le cause dell'absintismo, infatti, devono più realisticamente essere identificate con l'alcolismo, con l'elevata gradazione alcolica della "Fata verde" (tra i 65° ed i 75°) e, sopratutto, con li contenuto di sali di rame e di antimonio, altamente tossici, che erano comunemente presenti nell'Absinthe.

L'Assenzio è anche uno degli ingredienti principali di un celebre vino liquoroso aromatizzato, il Vermouth. Ideato nel 1786 a Torino da Antonio Benedetto Carpano, questo vino liquoroso deve la sua denominazione (dal francese Vermouth della Torino savoiarda, ai nomi italianizzati Vermut e Vermutte) al riadattamento di Wermut, il nome dell'Assenzio in tedesco.
L'Artemisia absinthium era impiegata già dai nativi dell'America come antielmintica (infuso delle foglie, tribù Mohegan), come rimedio per malattie da raffreddamento e influenza e per trattare la tubercolosi (tribù Okanagan-Colville, decotto o infuso dei ramoscelli).I preparati di Assenzio hanno inoltre dimostrato di possedere una buona attività disintossicante in caso di intossicazione da piombo (saturnismo).










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