martedì 3 novembre 2020

VIAGGIO&MUSICA: IL PRIMO AMORE


Vi voglio raccontare il giorno in cui incontrai il mio primo amore.

Il periodo natalizio lo sappiamo può regalarci grandi emozioni ma mai avrei  pensato che proprio quel Natale la mia vita sarebbe cambiata per sempre.

Dentro un mobile Ikea i miei genitori nascondevano un regalo speciale fatto di un profumatissimo legno con un colore che ricordava molto un tramonto, tutto contornato da un enorme fiocco rosso.

Mi ricordo che la prima volta in cui presi in mano la mia nuova compagna di vita, una semplicissima ed economica chitarra classica, questa era completamente scordata.

Non avevo minimamente idea di come poter posizionare le mani e far uscire un suono gradevole, ma sapevo che la mia emozione era tanta e che saremmo stati insieme tutta la vita.

Da lì a poco iniziai a prendere delle lezioni private da un maestro di musica che faceva lezioni vicino alla mia abitazione e che iniziava ad alimentare un amore dentro di me talmente coinvolgente da farmi passare tutta la voglia di andare a scuola.

Ormai da qual Natale sono passati 30 anni e con lei ho passato tutte le mie giornate a sognare di diventare un grande musicista, una star. Oggi che ho 43 anni e un lavoro d’ufficio che mi costringe a stare seduto ad una scrivania tutti i giorni e dedicarmi a ciò che non mi interessa così tanto come la musica, ho capito il senso del nostro incontro.

La musica  mi ha dato uno scopo, sognare di raggiungere grandi livelli mi ha dato la possibilità di impegnarmi tutti i giorni nello studio perché vi assicuro che quando inizi a conoscerla per bene il cuore ti sia apre e le farfalle iniziano a girarti nello stomaco.

Pensi a lei di continuo da quando ti svegli a quando sei pronto a coricarti la sera tardi dopo una lunga giornata di lavoro e impegni.Vedrai danzare le note nella tua mente e sentirai melodie fantastiche che la mattina dopo non ricorderai quasi mai.

Lei mi ha sempre aiutato e mi è sempre stata vicino nei momenti più bui ma è stata anche severa non permettendomi mai di mollare e aiutandomi a capire che solo impegnandoti duramente potevo raggiungere tutto ciò che desideravo. Lei mi ha regalato metodo e disciplina che a volte mi ha fatto male e ferito ma facendomi capire che tutto ciò che hai nella vita va curato giorno dopo giorno come un giardino meraviglioso.

In questo ultimo anno sono riuscito a scrivere canzoni che non venivano dai libri con passaggi armonici decisi da qualcuno ma che venivano da dentro, dal profondo di una sofferenza che scavava ogni giorno portandosi via ogni granello di energia. Mi sono seduto con la mia Fender e le ho chiesto di starmi vicino di aiutarmi ad esprimere tutto ciò che avevo dentro, che mi faceva male e che mi logorava.

Senza freni e paure di giudizio ho lasciato uscire tutto e pian piano tutto ha iniziato a prendere forma.

Insomma, grazie a lei ho uno scopo, ho incontrato grandi amici con cui ho condiviso diverse pagine della mia vita e ho capito che noi esseri umani, quando riusciamo ad abbandonare ego e convinzioni imposte dagli standard, siamo in grado di colorare il mondo.

Io non posso immaginare un mondo senza animali meravigliosi, alberi maestosi e panorami mozzafiato che solo Madre Natura ha potuto regalarci, ma non posso neanche immaginare un mondo senza arte dove la parte più profonda di ogni essere umano può lasciarsi rappresentare.

Marco Sortino, un musicista.





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