La
Fuga – Delitto in Bretagna è un romanzo noir
costruito su un diario di viaggio, di misteri e di personaggi diversi
tra loro che si muovono a ritmo della musica di Tchaikovsky insieme
al Commissario Lucien Bertot, poliziotto dai modi bruschi e dai gusti
retrò.
Il
protagonista indiscusso è il Commissario Bertot, amico di
prostituite, polemico e narcisista, arguto e avventuroso, cacciato
dalla sua squadra giudiziaria e con un concetto totalmente personale
del confine tra legalità e illegalità su cui ha costruito un’intera
carriera inizia il suo viaggio-indagine nella cattedrale di Quimper,
in Bretagna, luogo da cui sparisce un frammento di una vetrata e in
cui un uomo viene ucciso...
Prima
di partire Bertot non rinuncia al suo solito rito propiziatorio:
mette sul giradischi la Sesta di Tchaikovsky.
Inizia
così La Fuga attraverso la Bretagna.
Il
viaggio della giovane coppia, Julien e Michelle, attraverso la
Bretagna si rivela fin da subito qualcosa di più che un viaggio
sentimentale e turistico ma una fuga misteriosa da qualcosa e da
qualcuno. I loro destini si intrecciano con quelli di un'altra
coppia, Jean-Claude Fontana, un ex pugile, e Marie Lacroix, la sua
amante, che si ritrovano casualmente testimoni di un omicidio, in cui
i due giovani sono coinvolti nella cattedrale di Quimper, dove è
custodita la pala di Emile Hirsh raffigurante L'ultima cena di
Cristo. A indagare sul caso è il commissario Bertot, un uomo di
legge che "vorrebbe fare qualcosa di illegale", che grazie
a uno spiccato intuito scopre il movente dell'omicidio e la storia
del Vetro di Quimper, il cosiddetto "Bottone di Cristo",
intorno alla quale girano molti personaggi, tra cui un
europarlamentare manovratore di intrighi loschi e furti d'arte. La
fuga e l'inseguimento si snodano in altre storie e personaggi nelle
varie tappe da Strasburgo a Saint-Malo. Dove la vicenda prende
un'improvvisa svolta e il commissario Bertot pone fine al caso, a
modo suo.
La
Fuga è un noir tagliente e ironico, è una guida di viaggio,
un’immersione nelle atmosfere bretoni, dove il profumo di cibo e
vino si fondono con le intuizioni di Bertot, dove i pezzi del viaggio
si compongono insieme ai pezzi di un caso da risolvere e dove i nomi
di paesi sembrano fatti apposta per essere appuntati su una mappa...
L’AUTORE
Gianluigi Schiavon, nato a Padova, vive a Bologna. Giornalista e
scrittore, attualmente è caporedattore responsabile dell'Ufficio
Centrale di Quotidiano Nazionale (Il Resto del Carlino, La Nazione,
Il Giorno).
Ha pubblicato i romanzi 50 minuti. L’inganno nel cassetto e Il bambino del mercoledì, entrambi per Giraldi Editore; i volumi di racconti I bolognesi sono fatti così, Pendragon Editore, Colpi bassi (sul ring e nella vita) e Quella faccia l'ho già vista, con la prefazione di Marcello D’Orta, per Giraldi.
Pubblica racconti su quotidiani, riviste e su “Wagon-Lit, racconti da viaggio e altre storie”, blog di Quotidiano.net.
Ha pubblicato i romanzi 50 minuti. L’inganno nel cassetto e Il bambino del mercoledì, entrambi per Giraldi Editore; i volumi di racconti I bolognesi sono fatti così, Pendragon Editore, Colpi bassi (sul ring e nella vita) e Quella faccia l'ho già vista, con la prefazione di Marcello D’Orta, per Giraldi.
Pubblica racconti su quotidiani, riviste e su “Wagon-Lit, racconti da viaggio e altre storie”, blog di Quotidiano.net.
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