“Mettiti
comodo, ascolta buona musica e goditi un buon caffè”
Da buoni italiani come
possiamo non apprezzare un caffè di qualità?
Per l’italiano medio il
caffè è al giorno d’oggi un’istituzione!
Ha una storia lunghissima,
che si perde nella notte dei tempi…
Fino al XIX secolo non
era certo quale fosse il luogo di origine della piante del caffè e,
oltre all’Etiopia, si pensava alla Persia e allo Yemen.
Pellegrino Artusi, nel suo
manuale “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”
sostiene che il miglior caffè sia quello di Mokha (città dello
Yemen) e che quindi questo è il luogo d’origine da prendere per
certo.
Le prime tracce del caffè
in Italia, invece, risalgono al XVI secolo, importato dai veneziani
impegnati in importanti scambi commerciali con il vicino Oriente.
Tante sono ormai le
torrefazioni sparse nel Bel Paese, ma non tutte riescono ad ottenere
gli stessi risultati, vuoi per la mancanza di mezzi, vuoi per la
passione più o meno marcata, vuoi per il luogo di produzione…
Il caffè
Bianchi nasce da una miscela di pregiati
caffè e per questo si distingue nel panorama delle torrefazioni
piemontesi e non solo...
Siamo a Mondovì in
provincia di Cuneo.
La peculiarità di questa
torrefazione è la tostatura del caffè in legna di faggio.
Questo tipo di tostatura
rappresenta un metodo antico ma ancora oggi decisamente efficace e
che permette di ottenere un sapore inconfondibile del caffè:
armonioso e pieno ad ogni sorso.
Le varietà delle miscele
(e delle cialde) sono molte.
Si spazia dal caffè dei
Caraibi, al Grand’Aroma, passando dal decaffeinato all’acqua e
dal Sweet Coffee, per citarne alcuni…
Ce n’è per tutti i
gusti, quindi, e chiunque può trovare la miscela più adatta al
proprio palato.
Vi consiglio di
assaggiarlo: sicuramente non rimarrete delusi…
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