Oscar
Farinetti, al secolo Natale Farinetti, è un imprenditore nato ad
Alba (CN) fondatore, nel 2004, della catena di distribuzione
alimentare di eccellenza Eataly
ed ex proprietario della catena UniEuro.
Nel
2013 esce il suo terzo libro “Storie di coraggio. 12 incontri con i
grandi italiani del vino”, dopo i già fortunati “Coccodè” e
“7 mosse x l'Italia”.
In
un viaggio dal nord al sud Italia Farinetti, accompagnato
da Shigeru Hayashi, presidente di Eataly Japan e profondo conoscitore
del vino italiano,
incontra
ed intervista 12 tra i migliori produttori di vino italiano, tutti
accomunati da un modello di agricoltura sostenibile, rispettoso
dell’ambiente ed eticamente corretto.
Tra
i 12 personaggi troviamo le sorelle umbre Teresa Severini e Chiara
Lungarotti, il toscano Piero Antinori, Josko Gravner, padrone dei
vigneti sul confine con la Slovenia ed i giovani fratelli Planeta e
José Rallo. Per citarne alcuni.
Coraggio
di scommettere sulla terra, coraggio di sperimentare, coraggio di
promuovere i propri prodotti anche all'estero: questo è il concetto
che emerge dalle persone intervistate.
Interessante
è scoprire quanto da donne e uomini attaccati alla propria terra,
alle proprie origini e con una considerevole attenzione a mantenere
il giusto equilibrio tra innovazione e tradizione, sia possibile
imparare vere e proprie lezioni di vita.
Esatto:
parlo di lezioni
di vita
perchè ciò che distingue gli sforzi e l'impegno di tali produttori
può essere trasposto in qualsiasi ambito lavorativo, umano e
relazionale in genere.
Con
uno stile incalzante, pungente e a tratti malizioso, Farinetti
dipinge i profili di chi ha portato il vino italiano sul podio delle
classifiche mondiali.
Così
Farinetti: "Il coraggio non è soltanto superamento delle paure,
forza d'animo, determinazione nell'agire: per come lo vedo io, se non
è accompagnato da capacità di analisi, studio attento dello
scenario, tenacia e predisposizione al dubbio, non è coraggio. Non
c'è coraggio senza rispetto, cioè senso civico, volontà di vivere
in armonia con la natura e con le persone. Non c'è coraggio senza
senso di responsabilità: fare e rispondere di ciò che si fa. Una
comunità di persone che non si prendono le proprie responsabilità è
destinata al fallimento. Non c'è coraggio senza amicizia: insieme ai
veri amici è più facile diventare coraggiosi per affrontare un
progetto. Non c'è coraggio senza bontà: essere buoni significa
essere giusti. (...) Non c'è coraggio senza orgoglio: per ciò che
si rappresenta, per la terra, la fabbrica, il proprio lavoro, anche
fosse il più umile, la famiglia, la Nazione, la storia. (...) Nelle
esperienze che vi raccontiamo non aspettatevi gesti eclatanti e
clamorosi. C'è leggerezza e armonia nei vignaioli che ho
intervistato. C'è famiglia, c'è impegno, c'è futuro, ma anche
passato, c'è l'amore, c'è l'Italia, il mondo, c'è la politica, c'è
la speranza. Ma c'è soprattutto tanto coraggio."
Libro
consigliato non solo agli amanti del buon vino, ma a tutte le persone
curiose di comprendere quanto il duro lavoro e la passione possano
portare a ottimi risultati. Sempre.
Nessun commento:
Posta un commento