giovedì 31 marzo 2016

VIAGGIO&LETTERATURA: FARINETTI E LE STORIE DI CORAGGIO


Oscar Farinetti, al secolo Natale Farinetti, è un imprenditore nato ad Alba (CN) fondatore, nel 2004, della catena di distribuzione alimentare di eccellenza Eataly ed ex proprietario della catena UniEuro.

Nel 2013 esce il suo terzo libro “Storie di coraggio. 12 incontri con i grandi italiani del vino”, dopo i già fortunati “Coccodè” e “7 mosse x l'Italia”.

In un viaggio dal nord al sud Italia Farinetti, accompagnato da Shigeru Hayashi, presidente di Eataly Japan e profondo conoscitore del vino italiano, incontra ed intervista 12 tra i migliori produttori di vino italiano, tutti accomunati da un modello di agricoltura sostenibile, rispettoso dell’ambiente ed eticamente corretto.

Tra i 12 personaggi troviamo le sorelle umbre Teresa Severini e Chiara Lungarotti, il toscano Piero Antinori, Josko Gravner, padrone dei vigneti sul confine con la Slovenia ed i giovani fratelli Planeta e José Rallo. Per citarne alcuni.

Coraggio di scommettere sulla terra, coraggio di sperimentare, coraggio di promuovere i propri prodotti anche all'estero: questo è il concetto che emerge dalle persone intervistate.


Interessante è scoprire quanto da donne e uomini attaccati alla propria terra, alle proprie origini e con una considerevole attenzione a mantenere il giusto equilibrio tra innovazione e tradizione, sia possibile imparare vere e proprie lezioni di vita.
Esatto: parlo di lezioni di vita perchè ciò che distingue gli sforzi e l'impegno di tali produttori può essere trasposto in qualsiasi ambito lavorativo, umano e relazionale in genere.

Con uno stile incalzante, pungente e a tratti malizioso, Farinetti dipinge i profili di chi ha portato il vino italiano sul podio delle classifiche mondiali.

Così Farinetti: "Il coraggio non è soltanto superamento delle paure, forza d'animo, determinazione nell'agire: per come lo vedo io, se non è accompagnato da capacità di analisi, studio attento dello scenario, tenacia e predisposizione al dubbio, non è coraggio. Non c'è coraggio senza rispetto, cioè senso civico, volontà di vivere in armonia con la natura e con le persone. Non c'è coraggio senza senso di responsabilità: fare e rispondere di ciò che si fa. Una comunità di persone che non si prendono le proprie responsabilità è destinata al fallimento. Non c'è coraggio senza amicizia: insieme ai veri amici è più facile diventare coraggiosi per affrontare un progetto. Non c'è coraggio senza bontà: essere buoni significa essere giusti. (...) Non c'è coraggio senza orgoglio: per ciò che si rappresenta, per la terra, la fabbrica, il proprio lavoro, anche fosse il più umile, la famiglia, la Nazione, la storia. (...) Nelle esperienze che vi raccontiamo non aspettatevi gesti eclatanti e clamorosi. C'è leggerezza e armonia nei vignaioli che ho intervistato. C'è famiglia, c'è impegno, c'è futuro, ma anche passato, c'è l'amore, c'è l'Italia, il mondo, c'è la politica, c'è la speranza. Ma c'è soprattutto tanto coraggio."

Libro consigliato non solo agli amanti del buon vino, ma a tutte le persone curiose di comprendere quanto il duro lavoro e la passione possano portare a ottimi risultati. Sempre.



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