“In ogni goccia del
nostro vino c’è un po’ del talento, del lavoro e dell’amore di
ciascuno di noi…” ( Lucchetti)
E’ bello rimanere seduti
a tavola a chiacchierare anche dopo aver consumato il pasto, e con
l’accompagnamento di un buon bicchiere di passito il piacere della
convivialità può aumentare e acquistare un valore aggiunto.
Questa riflessione è
dedicata ad un passito in particolare, quello di Lacrima di Morro
d’Alba.
Nell’entroterra di
Ancona, a dieci km dal mare Adriatico si apre un bellissimo paesaggio
collinare, ed è qui che la famiglia Lucchetti ha messo le radici: da
generazioni si dedica con passione alla produzione del vino Lacrima
di Morro d’Alba.
E’ un vitigno autoctono
che predilige i terreni collinari argillosi e sabbiosi, ricchi di
minerali, molto permeabili e profondi.
Il nome deriva dalle
goccioline di succo che vengono trasudate come lacrime dagli acini
maturi.
Oltre alle varietà di
vino (Lacrima di Morro d’Alba, Guardengo, Mariasole, Verdicchio dei
Castelli di Jesi) vengono prodotti anche grappa e passito.
Quest’ultimo mi ha
colpita particolarmente…
Proviene dalle uve
migliori, selezionate a mano e vinificate dopo tre mesi di
appassimento.
Viene fermentato in botti
d’acciaio per 50 giorni. La prima annata di produzione risale al
2006.
Il colore ed il gusto
intensi persistono senza essere troppo invadenti: merita sicuramente
un assaggio!
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