venerdì 29 aprile 2016

VIAGGIO&VINO: PASSITO CHE PASSIONE




“In ogni goccia del nostro vino c’è un po’ del talento, del lavoro e dell’amore di ciascuno di noi…” ( Lucchetti) 

E’ bello rimanere seduti a tavola a chiacchierare anche dopo aver consumato il pasto, e con l’accompagnamento di un buon bicchiere di passito il piacere della convivialità può aumentare e acquistare un valore aggiunto.
Questa riflessione è dedicata ad un passito in particolare, quello di Lacrima di Morro d’Alba. 
 
Nell’entroterra di Ancona, a dieci km dal mare Adriatico si apre un bellissimo paesaggio collinare, ed è qui che la famiglia Lucchetti ha messo le radici: da generazioni si dedica con passione alla produzione del vino Lacrima di Morro d’Alba.


E’ un vitigno autoctono che predilige i terreni collinari argillosi e sabbiosi, ricchi di minerali, molto permeabili e profondi.
Il nome deriva dalle goccioline di succo che vengono trasudate come lacrime dagli acini maturi.

Oltre alle varietà di vino (Lacrima di Morro d’Alba, Guardengo, Mariasole, Verdicchio dei Castelli di Jesi) vengono prodotti anche grappa e passito.
Quest’ultimo mi ha colpita particolarmente…
Proviene dalle uve migliori, selezionate a mano e vinificate dopo tre mesi di appassimento.

Viene fermentato in botti d’acciaio per 50 giorni. La prima annata di produzione risale al 2006. 
 
Il colore ed il gusto intensi persistono senza essere troppo invadenti: merita sicuramente un assaggio!




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