Casale del Giglio:
Azienda Agricola fondata dalla famiglia Santarelli quando non era
ancora iniziato il '900
Nei
pressi di Latina, più precisamente in Località Le Ferriere, nel
corso degli anni la famiglia Santarelli non ha mai abbandonato la
coltivazione delle viti, prestando la giusta attenzione alla
tradizione ma rimanendo sempre aggiornati sulle nuove pratiche e
tecnologie.
L'ultima
innovazione risale al 1982, quando sono stati integrati nell'organico
dell'Azienda alcuni importanti ricercatori universitari, per dare vita
ad un progetto di ricerca e sperimentazione che prese il via
effettivo nel 1985. Il territorio dell'Agro Pontino era un tempo
paludoso, poi venne bonificato (siamo negli Anni '30) fino a
diventare, oggi, una zona di elevata produzione vinicola.
Il
Casale del Giglio ha ottenuto molti riconoscimenti in sede di
Comunità Europea e l'autorizazzione di impiantare in provincia di
Latina nuovi vitigni, quali Chardonnay, Sauvignon, Cabernet
Sauvignon, Petit Verdot e Syrah.
I
vini prodotti sono davvero molti, ma non per questo la qualità ne
risente.
Mi
sono fatta incuriosire dalla bottiglia “Antinoo”...
La
storia che sta dietro alla produzione di questo vino risale al
dicembre del 1097, quando in Località Torre del Padiglione, vicina
all'Azienda, fu ritrovato un bassorilievo rappresentante Antinoo,
giovane greco di straordinaria bellezza, vissuto nel II secolo d.c. e
noto per la storia d'amore con l'imperatore Adriano.
L'opera
lo ritrae intento a recidere un tralcio da cui pendono due grappoli
di uva. Oggi quel bassorilievo si può ammirare presso il Museo
Nazionale Romano, a Palazzo Massimo alle Terme.
Il
vino è composto da due terzi di Chardonnay e un terzo di Viognier.
All'arrivo
nella cantina, le uve vengono sottoposte ad una soffice pressatura
cui segue un naturale illimpidimento del mosto.
Si
presenta di colore giallo dorato, il profumo complesso è elegante,
floreale con sentori di nocciola.
Il
sapore è sapido, vanigliato e persistente.
L'abbinamento
suggerito dall'Azienda è con un piatto tipico della tradizione
laziale: la “gricia”, pasta all'amatriciana in bianco...
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