Marlo
Morgan, autrice di questo romanzo autobiografico, racconta la sua
straordinaria esperienza all’interno di una tribù aborigena
attraverso il deserto australiano.
Di
ritorno da un viaggio in quel continente, ho seguito il consiglio di
leggere questo romanzo che molto bene descrive che cosa si nasconde
dietro il nome “AUSTRALIA”.
Questo
continente non è come tutti gli altri.
Vive sospeso tra modernità e
tradizioni, tra grattacieli e natura sconfinata.
L’integrazione tra
i popoli con le tribù aborigene è ancora ad un livello quasi
inesistente.
L’autrice
ha voluto provare a vivere nel deserto, a seguire i ritmi e le
cadenze giornaliere della tribù che ha affiancato per capire fino in
fondo che cosa voglia dire “vivere secondo natura”.
Quella
stessa Natura che per le popolazioni aborigene è Dio.
Questo
best seller è stato al centro di innumerevoli polemiche pronte a
negare la veridicità del racconto.
Quello
che mi sento di dire è che, vero o non vero che sia il racconto,
seguire la protagonista durante la traversata del deserto, vista come
viaggio dentro se stessa, attraverso le prove che si trova a dover
affrontare, la fatica e le nuove scoperte, aiuta a fermarsi anche
solo un attimo per riflettere.
Ed
il bello è che alle domande che il lettore si pone, il libro darà delle risposte...
Il
messaggio che esce dalle pagine di questo romanzo è forte e chiaro:
siamo molto di più di quello che crediamo e solo immergendoci nella
genuinità della Natura possiamo capire, anche solo in minima parte,
quali sono le nostre reali potenzialità…
Lettura
per andare oltre la materialità della quotidianità.
Lettura
per viaggiare anche senza partire.
Lettura
per riflettere.
Consigliatissimo.
Astenersi
perditempo!
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