giovedì 7 dicembre 2017

VIAGGIO&CIBO: VISCHIO, BENEFICI, LEGGENDE E TRADIZIONI


Che Natale sarebbe senza una piantina di vischio appesa alla porta di casa?
Vi siete mai chiesti che pianta è, da dove arriva, e soprattutto: perché porta fortuna baciarsi sotto un suo ramo??

Il Viscum album è una pianta sempreverde, parassita di numerosi alberi. E' una pianta molto particolare che, allo stadio adulto, riesce a produrre clorofilla anche al buio. Visto che non affonda le sue radici nella terra, ma sui tronchi degli alberi, i Popoli germanici la ritenevano una pianta donata dagli dei.

Il vischio viene impiegato nella medicina tradizionale, sotto forma di tinture e infusi.
E' un notevole regolatore del sistema circolatorio, può essere utilizzato anche contro l'ipertensione arteriosa e si può assumere in via preventiva contro attacchi di trombosi o embolie cerebrali. E' un calmante naturale, adatto a chi soffre di oppressione al petto, palpitazione, nervosismo e cefalea. In applicazioni locali allevia i dolori reumatici, di lombaggine e di sciatica. Può essere utilizzato in caso di irregolarità o eccessiva abbondanza del ciclo mestruale.


L’usanza di appendere un ramo di vischio all’uscio di casa nasce nel Nord Europa, dove il vischio era ritenuto una pianta benaugurale e sacra alla dea dell'amore Frigg: dopo che suo figlio Balder venne ucciso da una freccia di vischio, Frigg cominciò a piangere sul suo corpo e mentre le sue lacrime si trasformavano nelle perle bianche del vischio, Balder tornò in vita. Frigg allora, presa dalla felicità, cominciò a baciare tutti quelli che passavano sotto l’albero sul quale cresceva il vischio, facendo sì che non potesse capitare mai nulla di male a nessuno di loro.


I Druidi, sacerdoti celti, lo ritenevano un toccasana contro tutti i mali e lo raccoglievano
con un rituale durante il solstizio d’inverno: periodo che rappresenta il risveglio del Sole assimilato a una divinità che riportava pace e gioia nel mondo.
Nel medioevo il popolo lo riteneva capace di domare gli incendi e ne appendeva alcuni rametti sulla soglia delle case e dei fienili.
Anche nella tradizione precristiana troviamo il simbolo del vischio quando Enea, nell’Eneide, scendendo nell’Ade porta a Proserpina un ramo di vischio in dono.
Attualmente la tradizione vuole che una ragazza che si trovi sotto il vischio, non possa rifiutare di essere baciata altrimenti non si sposerà nel corso dell’anno successivo...







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